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Le mie opere





Testo di dietetica sull'autofagia cellulare. Diete e stile di vita consigliati.
Testo di dietetica sull'autofagia cellulare. Diete e stile di vita consigliati.

DISPONIBILE SU AMAZON


PREFAZIONE DELL’AUTORE

Ritardare il più possibile l’invecchiamento, allontanare la morte e vivere una vita il più possibile sana e priva di malattie diventa, con il progredire delle conoscenze in ambito medico, un obiettivo via via sempre più realistico.

Le continue scoperte nell’ambito dell’anti aging indicano nella restrizione calorica una possibile strategia per raggiungere questo obiettivo.

Si è visto come restrizione calorica e mimetici della restrizione calorica (sostanze che producono gli stessi effetti metabolici della restrizione calorica), funzionino in colture cellulari e animali da esperimento, dai più semplici fino ai primati nell’aumentare l’aspettativa di vita.

E si è ipotizzato che questi risultati possano essere validi anche per l’uomo.

Questo libro si prefigge di porre l’attenzione su uno degli aspetti metabolici innescati dalla restrizione calorica: l’autofagia.

Riguardo questo argomento molto è stato scritto.

Sono stati chiariti molti passaggi cellulari che regolano l’autofagia e si sono chiariti i compiti che l’autofagia è chiamata a svolgere in condizioni di normalità all’interno della cellula.

Attualmente si inizia però a intravvedere un suo potenziale ruolo nella prevenzione e nella terapia di alcune importanti malattie come quelle neurodegenerative.

Un aspetto dell’autofagia però è rimasto, in parte, ancora inesplorato: la sua attuazione pratica.

Seppure è noto che esistono delle sostanze in grado di stimolare l’autofagia (es. spermidina, trealosio, ecc.)  e seppure si è intuito che l’autofagia è stimolata da condizioni di carenza di nutrienti, manca in letteratura un protocollo nutrizionale specifico in grado di elicitare questo sistema cellulare in modo ottimale.

Questo testo si inserisce proprio in questa lacuna definendo una particolare tecnica alimentare di stimolazione dell’autofagia.

I protocolli dietetici proposti consistono in un susseguirsi di restrizioni caloriche di diverso tipo che vengono unite a comporre un percorso che ha come ambizione quella di guidare il corpo verso un suo parziale rinnovamento.

Attraverso l’autofagia infatti la cellula digerisce pezzetti di sé danneggiati e rimuove aggregati proteici cellulari disfunzionali che minano il suo buon funzionamento.

I danni accumulati nel tempo a seguito dell’esposizione ai radicali liberi e ad altri fattori nocivi vengono quindi eliminati attraverso l’autofagia e la cellula può quindi tornare a funzionare in modo ottimale.

I percorsi dietetici proposti nel testo sono stati studiati per ottenere una stimolazione dell’autofagia più intensa di quella che fisiologicamente ha luogo nel nostro corpo in condizioni di normalità.

Il classico rischio derivante dall’uso di una restrizione calorica è quello di una malnutrizione.

In questo caso, si tratta di restrizioni caloriche che non generano malnutrizione in individui sani, sia per il modo in cui è strutturata, sia per i tempi di attuazione.

Il risultato finale di questo processo dietetico è rappresentato da cellule meno danneggiate e quindi meglio funzionanti che restituiscono all’organismo una maggiore predisposizione ad uno stato di salute.

Per ben comprendere il protocollo nutrizionale nel testo sono stati esposti alcuni concetti di nutrizione.

Ed anche, a corredo delle indicazioni tecniche riguardo il particolare regime alimentare da adottare, sono state esposte delle raccomandazioni per una sana e corretta alimentazione.

È infatti improbabile che la ricerca di uno stato di salute migliore non si avvalga, oltre che di manovre dietetiche periodiche e integrazioni nutrizionali, anche di una costante manutenzione dell’organismo.

Manutenzione che viene messa in pratica adottando corretti stili di vita, tra cui un’idonea attività fisica e una corretta igiene mentale.

Infatti non dobbiamo dimenticare che il nostro corpo è progettato per il movimento e che per mantenersi in uno stato di salute ottimale ha bisogno di “allenare la funzione”.

Allenare la funzione significa dedicare periodicamente del tempo a svolgere tutta una serie di esercizi fisici e attività, secondo le proprie possibilità, che rallentano il fisiologico decadimento delle nostre strutture corporee (es. muscoli, articolazioni, ecc.).

Questo libro è rivolto a quanti ricercano il mantenimento di uno stato di salute ottimale attraverso l’uso di un corretto stile di vita che comprende una ragionata e periodica restrizione dell’introito alimentare.

Con il presente testo il percorso dell’essere umano fatto di cibo, corpo e mente si arricchisce di un nuovo tassello nella direzione del benessere.



Laghetto con piante acquatiche fiorite, toni rilassanti, in acquerello
Laghetto con piante acquatiche fiorite, toni rilassanti, in acquerello

Una volpe che osserva un grappolo d'uva posto in alto
Una volpe che osserva un grappolo d'uva posto in alto


Una luna che con le sue lacrime genera gli oceani
Una luna che con le sue lacrime genera gli oceani

A completamento dell'offerta artistica di Giuseppe Amato, di prossima disponibilità stampe realizzate tramite intelligenza artificiale. I temi delle stampe, tutte in formato A3, sono i più vari: rappresentazione di scene di vita , paesaggi, animali, ecc. Tutte le stampe sono realizzate con tecnica acquerello e stile minimalista. Solo i tratti essenziali dell'immagine sono rappresentati. Per abbellire ambienti privati e lavorativi, con elementi artistici innovativi nel loro metodo creativo e quindi 'moderni' e unici. Ogni stampa infatti per le variabili in gioco durante la sua creazione può considerarsi unica anche se creata attraverso un modello statistico. I temi delle stampe invece esprimono la creatività dell'autore o ricalcano dei classici del genere. I colori e le forme scelte nella selezione che verrà presentata sono i più vari per adattarsi ai diversi ambienti cui sono destinate. Appena disponibili, presumibilmente su piattaforma Amazon, verrà aggiunto il link al post, così come per le raccolte di poesie e il testo di dietetica.

Aggiornamento: 24 mar

  





Sul finire dell'autunno, raccolta di poesie. Autore: Giuseppe Amato
Sul finire dell'autunno, raccolta di poesie. Autore: Giuseppe Amato





LA SUA LUNA

Sempre lì.

Costante dei miei pensieri più bui.

Mondo sempre intorno,

mai raggiunto.

Ti miro e ti rimiro e tu indifferente a ricordarmi quel che vorrei scordarmi.

Non ci sono solo io, stanotte.

Tu sei li, senza di me.

Stasera più luminosa che mai.

A sorridere ai suoi sorrisi.

Io ti passo accanto, non alzo lo sguardo,

luce abbastanza non ho.

La tua illumina una lacrima.

Notte dopo notte.

Separata dai nostri cieli.


Giuseppe Amato


©2024 Tutti i diritti riservati, poesia soggetta a copyright.




LA SUA LUNA

COMMENTO DELL’AUTORE

 

Sempre lì.

Pensiero costante. Eterno, tanta l’intensità.

Costante dei miei pensieri più bui.

Nei momenti di maggiore sconforto è il pensiero cui si aggrappa per non andare a fondo: un rafforzativo di quanto appena detto.

Mondo sempre intorno, mai raggiunto.

È una figura femminile familiare alla voce narrante, ma mai conosciuta, mai diventata ‘sua’. Come potrebbe essere la luna…

Ti miro e ti rimiro

e tu indifferente

a ricordarmi quel che vorrei scordarmi.

E come la luna viene da lui osservata più e più volte rimandandogli proprio questa sensazione di meta irraggiungibile e distaccata dai suoi moti interiori. Pensiero che vorrebbe cancellare dalla mente per lo struggimento che gli provoca.

Che non ci sono solo io, stanotte.

Che non sono amanti. Continua l’accostamento dell’amata con l’astro celeste. Non esiste solo la luna e lui, ma c’è tutto un universo che li circonda entrambi e li separa.

Tu sei li, senza me.

Questa volta la immagina soltanto, irraggiungibile, come fosse di un altro.

Stasera più luminosa che mai.

E immagina che questo essere di un altro la renda felice, più delle altre volte. Come potrebbe essere la luna nella sua fase più luminosa… Come a regalarle una felicità che sa di non poterle dare.

A sorridere ai suoi sorrisi.

Come l’altra persona fosse il sole. E cioè il giusto compagno, continuando l’accostamento alla luna che nel buio della notte ne riflette i raggi. Colui che può darle quello di cui ha bisogno per essere al massimo del suo splendore.

Io ti passo accanto, non alzo lo sguardo, luce abbastanza non ho.

Si guarda dentro senza veli e si rende conto del perché non può essere lui quell’uomo.

La tua illumina una lacrima.

Questo pensiero gli provoca dolore. Lei a sua volta è per lui come il sole e cioè l’astro attorno a cui ruotare e che gli dona luce nei momenti bui.

Notte dopo notte.

Un dolore che non passa, un dolore sordo ma continuo.

Separata dai nostri cieli.

Accompagnato dalla certezza della loro diversa natura.

 

 

 

 

 

 

 

 



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